Modificare la legge Gasparri adeguandola alla normativa comunitaria e fissare il calendario dello spegnimento dell’analogico nelle regioni. Sono questi i passi che il prossimo Governo dovrà compiere, secondo il consigliere di amministrazione Mediaset Gina Nieri. In un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 ore”, il consigliere ha criticato la legge Gentiloni («è una legge stantia e retrò»), sostenendo che, per adeguarsi alle normative Ue, basterà modificare la legge Gasparri: «va esteso l’accesso al digitale consentendo il trading delle frequenze a soggetti esterni al comparto». Il programma del Pd in materia di sistema tv, secondo Gina Nieri «è un progetto non punitivo», non essendoci il tetto del 45% della raccolta pubblicitaria. Sempre a proposito di adv, il consigliere è favorevole all’introduzione del product placement, a patto che «porti risorse aggiuntive alle produzioni di contenuti tv senza cannibalizzare gli spot». Linea dura, infine, sul caso Europa 7: il consigliere Mediaset sostiene infatti che la decisione della Corte di giustizia europea porterà conseguenze solo in merito alla richiesta di risarcimento da parte di Di Stefano, ma non esiste alcuna legittimazione perché l’emittente dell’imprenditore ottenga le frequenze di Rete 4.
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