Nel suo discorso in occasione della Cerimonia per la consegna del Ventaglio, avvenuta ieri – mercoledì 30 luglio – al Palazzo del Quirinale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è soffermato anche sul mondo dei media e sullo stallo della presidenza Rai.
«Il mondo dell’informazione vive un’epoca di vorticosa trasformazione. Va progettata una transizione che salvaguardi la funzione dell’informazione indipendente – e quindi dei giornalisti che, a loro volta, evitino la tentazione dell’autocensura – riconoscendo e rendendo operante la sua funzione nella vita democratica», sono le parole finali. Ecco alcuni passaggi riferiti al mondo media nel suo discorso:
LIBERTÀ DI INFORMAZIONE E PLURALISMO DI OPINIONI
«Libertà di opinione e autenticità dei fatti non sono la stessa cosa. In altri termini, la libertà di opinione non modifica la verità fattuale, non può essere, cioè, motivo di menzogna, né, tantomeno, può creare qualcosa che solo fantasiosamente può essere definita verità alternativa.
La libertà di menzogna non è tra quelle rivendicabili. I fatti non sono piegabili alle opinioni, possiedono una forza incoercibile.Il pluralismo delle opinioni – valore di fondamentale rilievo – non è sostitutivo della informazione libera e indipendente. Deriva da qui la particolare responsabilità di cui sono gravati editori e giornalisti, attori, nel delicato processo della partecipazione consapevole dei cittadini, di garanzia dello spazio comune della democrazia».
IL MEDIA FREEDOM ACT
«Il Regolamento europeo sulla libertà dei media entrerà in vigore l’8 agosto – tra pochi giorni – e, da quel momento, le sue norme saranno applicabili: riguarderanno – fra l’altro – le questioni della indipendenza editoriale, i contenuti delle grandi piattaforme digitali, il funzionamento indipendente dei media del servizio pubblico. Quest’ultimo, è tema ancora più delicato, e richiama la assoluta necessità che le garanzie predisposte dalla legislazione siano attuate e non eluse».
PRESIDENZA RAI: UN QUADRO SCONFORTANTE
Il presidente Mattarella prosegue entrando nel dettaglio della questione Rai: «Il quadro offerto nella Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sul tema della designazione del Presidente della Rai è sconfortante. La libertà vive del funzionamento delle istituzioni, non della loro paralisi».
ALGORITMI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Non manca una riflessione sul ruolo delle piattaforme digitali nella costruzione della società e nella formazione delle opinioni dei cittadini: «In un panorama di per sé non facile si è inserita, inoltre, la funzione delle piattaforme digitali, che non sono semplici contenitori, bensì ambienti complessi che influenzano e modellano le interazioni sociali, economiche, culturali. L’imporsi dell’Algoritmia – e un uso spregiudicato dell’intelligenza artificiale – crea egemonie che negano il pluralismo, organizzando i contenuti della rete in modo da costringere gli utenti verso canali obbligati, agendo da mediatore occulto, di ignote caratteristiche e finalità, con caratteri distorsivi, lontani da quelli della libertà e del pluralismo dell’informazione. In tal modo Internet, dalla missione di libertà espressiva e diffusiva da parte di chiunque, si converte in luogo di organizzazione e scorrerie per i propalatori delle più incredibili fake news».
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