Il direttore generale Rai Mauro Masi difende il proprio operato nella trattativa con Sky, che ha condotto allo spegnimento dei canali RaiSat sulla piattaforma (i tre generalisti dovrebbero rimanere almeno fino a dicembre) e che ha portato il consigliere Nino Rizzo Nervo a chiedere l’intervento della Corte dei Conti. Secondo quanto riporta “Il Messaggero”, il dg intende rendere pubblico il dossier preparato con il vicedirettore Giancarlo Leone, nel quale si spiega che la permanenza su Sky avrebbe condotto a una perdita tra i 500 e i 700mln di euro. Secondo il dossier, da qui al 2013 (quando il Dtt andrà a regime) Sky arriverebbe a 9mln di abbonati, approfittando del progressivo spegnimento del segnale analogico, con uno share del 17%. L’incremento di ascolti penalizzerebbe Rai di 3/4 punti quantificati appunto in 500/700mln di euro di introiti pubblicitari. Oggi infine dovrebbe tenersi l’ultimo cda prima delle vacanze estive, nel quale dovrebbero essere approvate alcune nomine riguardanti la radio. Via libera, probabilmente, anche alle vicedirezioni del Tg1: si parla di sei o sette nomi, tra cui Susanna Petruni.
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