Guardare lo sport in televisione, che sia in streaming o tramite abbonamenti Vod, costa una media di 88 euro al mese (76 sterline). La stima è contenuta in Game changer: The evolution of live sports viewing in the US and Europe del dipartimento Entertainment on demand di Kantar. La ricerca ha analizzato il rapporto tra sport e streaming in Europa (Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna), Usa e Australia, individuando potenzialità e rischi.
SPORT SEMPRE PIÙ IN STREAMING
Secondo i dati Kantar, un nuovo abbonato a servizi streaming su cinque effettua tale scelta proprio per vedere lo sport che preferisce. Negli Usa, a trainare questa decisione è soprattutto il football, seguito dal calcio, il tennis, il basket e il rugby. Cresce sempre più l’interesse per lo streaming: negli Stati Uniti il 95% dei fan dello sport negli Usa sceglie lo svod, mentre la penetrazione della cable tv (pay) ha visto una flessione dell’8% negli ultimi due anni, fermandosi al 59%. Nel terzo trimestre 2023 il football americano ha generato infatti il 40% dei nuovi abbonamenti Svod. «In un mercato altamente saturo, gli streamer devono lavorare per capire cosa genera o meno soddisfazione», spiegano i ricercatori.
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Gli sport che trainano gli abbonamenti (fonte: Kantar)
EUROPA: UN MERCATO FRAMMENTATO
La frammentazione dei diritti sportivi in Europa costituisce anche un’occasione di crescita degli abbonati, tanto da rendere quello europeo un mercato con diverse potenzialità (soprattutto in Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna). Kantar spiega che delle 22 milioni di famiglie che si definiscono fan dello sport, sei milioni non hanno attualmente alcun abbonamento Vod. La stessa frammentazione comporta una spesa importante per i fan europei, che Kantar stima in 88 euro al mese tra abbonamenti Svod e alla pay tv: «Essendo disposti a fare questo investimento, sono un target di pubblico prezioso».
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La frammentazione dei diritti sportivi in Europa (fonte: Kantar)
NON SOLO DIRETTE, E ATTENZIONE ALL’EXPERIENCE
Game changer: The evolution of live sports viewing in the US and Europe presenta ulteriori interessanti spunti per lo sport in streaming. I consumatori, infatti, sembrano essere interessati non solo ai match in diretta, ma anche a contenuti extra, tanto che è cresciuta la produzione di documentari e serie dedicati (per esempio, All or Nothing su Prime Video o Drive to Survive di Netflix). «Presentare storie sui dietro-le-quinte costruisce un’audience più ampia per lo sport live e rafforza l’engagement con i fan già esistenti», spiega il report. Anche l’accesso a diverse discipline pare essere fonte di soddisfazione.
E veniamo, infine, ai punti dolenti: se l’esperienza di visione non è soddisfacente il legame con la piattaforma si deteriora rapidamente, tanto da portare alla disdetta. «Acquisire il contenuto giusto non è abbastanza per assicurarsi lealtà sul lungo termine». La qualità di commentatori e opionisti appare essere un punto dolente. Un altro punto importante riguarda come si raggiunge il pubblico: quasi una famiglia su tre ha acquistato un abbonamento streaming come parte di una promozione o un’offerta bundle che avesse “qualcosa per tutti”.
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