Adriano Celentano attacca Sky Italia e minaccia azioni legali, accusandola di aver chiesto la risoluzione del contratto per la produzione del cartoon “Adrian”. L’artista denuncia il «cinismo delle multinazionali», che ha trasformato le esigenze artistiche (sono coinvolti nel progetto anche Milo Manara, Nicola Piovani e Vincenzo Cerami) in adempienze contrattuali. Il «pretesto», come lo definisce il Clan Celentano, è la mancata consegna nei tempi previsti della serie animata, che erano stati invece ridefiniti proprio con la pay tv, posticipando la consegna dei primi 13 episodi al 2013 e dei restanti 13 nel 2014. Diversa la versione di Sky Italia, che smentisce di aver chiesto la rescissione del contratto, bensì la consegna degli episodi come previsto da contratto. L’accordo, siglato nel 2009, prevedeva la consegna di tutti gli episodi entro il febbraio 2011. Il Clan aveva chiesto nel 2010 un anno di proroga per problemi di produzione: era stata intentata causa al produttore esecutivo Cometa Film e successivamente si era interrotta la collaborazione con il supervisore esecutivo Enzo D’Alò. Ulteriori problemi era sorti con il nuovo produttore, Mondo Tv, che di recente ha depositato presso il Tribunale di Milano una richiesta di risarcimento di 2mln di euro contro il Clan per la risoluzione del contratto. Sky dichiara di aver corrisposto anticipi per oltre il 50% del totale, per una cifra di diversi milioni di euro (indiscrezioni parlano di 7,5mln) e di non aver potuto accettare la richiesta di una nuova proroga al 2014: anche «l’ammirazione profonda per Adriano Celentano», si legge in una nota, non può giustificare tre anni di ritardo.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it