Liberalizzazioni: Italia a metà strada in Europa

In tema di liberalizzazioni e concorrenza in Europa, l’Italia si posiziona a metà strada. Lo rivela l’Indice delle liberalizzazioni 2015 dell’Istituto Bruno Leoni, pubblicato in anteprima dal “Correire Economia”. L’analisi prende in considerazione i dati economici (relativi al 2014) di 28 Paesi Europei. Con 67 punti su 100, l’Italia si posiziona quindi a metà classifica. In testa risultano Uk (95), Paesi Bassi (79), Spagna e Svezia (77). Per quanto riguarda i settori economici specifici, cresce la concorrenza nelle Telecomunicazioni (da 87 a 97), Assicurazioni (da 60 a65), Trasporto ferroviario (da 43 a 53), Trasporto Aereo (a 79). Sale la concorrenza anche in Televisione (che cresce da 75 a 79 con 1.100operatori attivi); in questo settore, i Paesi più liberalizzati risultano Ungheria (100), Romania (98), Bulgaria ed Estonia (96). La Grecia è invece il settore più chiuso (69 punti). In calo, invece, la concorrenza nei settori Carburanti per autotrazione (da 57 a 40, il nostro è il Paese più chiuso), Mercato elettrico (da81 a 79) e Gas naturale (da 60 a 58), Mercato del lavoro (da 72 a 70) e Poste (da 59 a 58). Per questi ultimi due settori non comprendono però gli effetti delle ultime riforme, il Jobs Act e la parziale privatizzazione di poste, che nel 2015 dovrebbero condurre a una maggiore apertura.

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