Per ritrovare l’equilibrio, minato dalla crisi, dal passaggio al digitale e dalla crescita delle tv tematiche e non lineari, le emittenti areali devono puntare sull’informazione locale, da sempre loro punto di forza (tanto che le tv provinciali sono mediamente più seguite di quelle regionali), e sulle nuove tecnologie. Lo dichiara Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti-Corallo, in un’intervista al quotidiano “ItaliaOggi”, proprio nel giorno inaugurale del RadioTv Forum, che si terrà oggi e domani a Roma. All’inizio del processo di digitalizzazione, nelle prime dieci regioni, tutte le televisioni diventavano operatori di rete. Poi, con l’utilizzo per la telefonia di parte delle frequenze, si sono svolte le gare per individuare le tv che avrebbero avuto le frequenze, mentre le altre sarebbero rimaste semplici fornitrici di contenuti. Ma i ritardi nelle graduatorie hanno reso impossibili gli investimenti negli impianti o, addirittura, hanno “spento” le tv proprio nel momento in cui gli utenti risintonizzavano i televisori. Tra le proposte di Rossignoli, quella di riconoscere un credito d’imposta alle pmi che investono in pubblicità nelle tv locali. Quanto alle tecnologie, mentre prosegue con un gruppo di emittenti la fase di test con YouTube, al Forum è previsto un seminario per riflettere sui modelli di business e sulle integrazioni del prodotto televisivo con i new media.
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