L’Australia imporrà le quote agli streamer

Il governo punta a sostenere la produzione audiovisiva locale

Anche in Australia arrivano le quote. Il governo australiano ha annunciato obblighi nei confronti delle piattaforme streaming globali a sostegno della produzione audiovisiva locale. I nuovi obblighi sono inseriti all’interno di Revive, il nuovo schema per le politiche culturali australiane. Le nuove quote dovrebbero essere introdotte e diventare effettive entro il 1° luglio 2024.

La legge, infatti, verrà introdotta entro il terzo trimestre 2023: si apre, dunque, la fase di dialogo con gli streamer e le industrie locali. Poche le indicazioni del testo, se non che – appunto – i servizi streaming globali dovranno produrre e distribuire contenuti locali austrialiani. Le quote esatte verranno discusse in seguito. Le piattaforme dovranno investire in contenuti chiave, quali programmazione per bambini, scripted drama e documentari.

Secondo i dati inseriti in Revive, gli australiani oggi guardano più contenuti sulle piattaforme streaming rispetto ai broadcaster tradizionali, tanto che l’industria svod ha generato nel 2021 1,7 miliardi di dollari, per un incremento del 50%.  

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