L’audiovisivo europeo in mano a una manciata di big

Metà dei ricavi del settore cumulati dai primi 100 gruppi attivi in Europa è in capo a 10 attori. I dati dell'Osservatorio europeo dell'audiovisivo
Bandiere davanti al Berlaymont Building, sede della Comissione Europea (©European Union, 2025)

Comcast (15,3 miliardi di euro), The Walt Disney Company (8,9 miliardi) e poi Netflix (8,1 miliardi) e YouTube (7,3 miliardi): gli Stati Uniti dominano i ricavi dell’audiovisivo europeo. La fotografia è del nuovo rapporto dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, dal titolo Top Players in the European audiovisual industry – Concentration, statute, origin and profile.

Secondo i dati, metà dei ricavi del settore cumulati dai primi 100 gruppi attivi in Europa nel 2023 è in capo a 10 attori: di questi, 5 sono europei (Ard e RTL dalla Germania, BBC e Itv dal Regno Unito e Canal+ dalla Francia), altri cinque fanno capo a realtà statunitensi. Comcast vale il 10% dei ricavi, ma spicca soprattutto il ruolo degli Ott come Netflix e della piattaforma YouTube. Gli attori europei valgono il 59% dei ricavi dei primi 100 gruppi in Europa: dato in flessione rispetto al 2016 (-8%), mentre i player Ott puri vale il 17% del totale (+14%).

I SEGMENTI: NELLA PUBBLICITÀ RESISTE MFE

Il mercato Svod appare altamente rappresentato da attori di origine non-Europea, così come sono generati da piattaforme OTT pure non europei il 90% dei ricavi pubblicitari Ott registrati su contenuti audiovisivi lineari e on demand. Al contrario, il mercato pubblicitario tradizionale è guidato dai boradcaster europei, che valgono l’85% dei ricavi pubblicitari televisivi.  Se si guardano ai primi 10 gruppi per ricavi pay tv e Svod la classifica vede in prima posizione Comcast con 8,9 miliardi, seguita a pochissima distanza da Netflix, con 8,2 miliardi di ricavi. Segue un altro gruppo Usa, Prime Video, a quota 3,7 miliardi. In termini di ricavi pubblicitari (televisione + ott) spicca YouTube con ricavi pari a 7,1 miliardi, seguita a lunga distanza da Meta (3,3 miliardi). Nella classifica, in quarta posizione, c’è anche MFE-MediaForEurope, che genera 2,6 miliardi di euro, superando Tik Tok (2,1 miliardi).

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