Nel 2023 il giro d’affari dell’audiovisivo britannico (produzioni cinematografiche e televisione high-end) è stato pari a 4,23 miliardi di sterline, secondo i dati ufficiali del British Film Institute. Si tratta di una flessione del 35% rispetto al 2022, ma comunque quasi ai livelli pre-Covid del 2019. È alto in particolare l’apporto delle coproduzioni e degli investimenti internazionali, pari a 3,31 miliardi contro i 916,7 milioni della produzione nazionale. Domina la produzione televisiva, che ha generato una spesa di 2,87 miliardi (68% del totale) contro gli 1,36 miliardi del cinema.
LA PRODUZIONE TELEVISIVA
Dopo il record del 2022, gli investimenti nella produzione televisiva high-end hanno visto una flessione del 33%, fermandosi dunque a 2,87 miliardi. Si tratta comunque del terzo valore più alto dall’introduzione delle agevolazioni fiscali nel 2013). All’interno di questa cifra sono compresi 379 milioni di sterline investiti in film realizzati per le piattaforme streaming.
Nel 2023 sono state realizzate in Inghilterra 187 produzioni televisive high-end: gli investimenti internazionali (come House of the Dragon) hanno contribuito per 2,07 miliardi (72% della spesa totale) per una flessione del 43% sul 2022. Gli show nazionali (come Call the Midwife) valgono 766 milioni (27% del totale) per un incremento del 21%, mentre le coproduzioni valgono 38,9 milioni (1,4% del totale), per un incremento del 7%.
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