«La Rai deve recuperare la propria identità di servizio pubblico definita nel suo stesso mandato», ovvero sostenere senza pedagogismi la crescita culturale e civile del sistema Paese di cui fa parte integrante. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla presidente del servizio pubblico, Anna Maria Tarantola, al “Corriere della sera”. Pur avendo un prodotto migliore di come venga rappresentato nelle «singole polemiche», Rai deve recuperare la sua identità di servizio pubblico lavorando «su una linea editoriale coerente guidata da principi chiari: pluralismo, responsabilità ed etica». Le prossime scelte, ha confermato, non subiranno vincoli extra aziendali. Per quanto riguarda il prossimo direttore del Tg1, Tarantola non fa alcun nome, ma assicura che sarà un professionista autorevole. Per le altre nomine, la cui proposta spetta al dg, verranno prima valutati gli interni. Tarantola non si sbilancia nemmeno sui conti (il dg sta lavorando al piano strategico 2013-2015), ma ha dichiarato che «dovrà diffondersi una cultura aziendale più attenta ai costi e ai rischi oltre che al prodotto». I quattro centri di produzione dovranno lavorare al meglio e ha sottolineato i vincoli che l’azienda deve gestire, come le 1300 cause di lavoro, quasi il 10% dei dipendenti.
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