Vale 4,3 miliardi di euro la raccolta pubblicitaria sul device tv, per un incremento del 6% sul 2023. Lo indica l’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano, in occasione del convegno Dalla Tv alla Video Strategy: nuove prospettive per il digital advertising.
QUANTO VALE LA TELEVISIONE
Nel 2024 la raccolta pubblicitaria legata al “device” Televisione vale il 39% degli investimenti complessivi in advertising in Italia e raggiunge i 4,3 miliardi di euro (+6% rispetto al 2023). Di questi, gli investimenti dedicati alla sola “Tv 2.0” – ovvero la raccolta sulle tv connesse (addressable tv, app su connected tv e gli spazi inseriti nei menù di navigazione delle smart tv) – rappresentano il 13% e raggiungono nel 2024 i 568 milioni di euro, con una crescita del 21% sul 2023. Se si estende lo sguardo alla raccolta pubblicitaria dedicata al formato video, essa pesa il 55% della raccolta complessiva italiana 2024 e raggiunge i 6 miliardi di euro. La raccolta video, precisano però i ricercatori, racchiude vari formati, come Video Outstream o banner più classici. «Per questo motivo è interessante valutare l’impatto specifico della raccolta pubblicitaria inserita all’interno dei contenuti Video, a prescindere dallo specifico formato adv», ha spiegato Denise Ronconi, direttrice dell’Osservatorio Internet Media.
I CONTENUTI VIDEO
Nel 2024 l’incidenza della pubblicità inserita nei contenuti Video sul totale della raccolta advertising è del 43%, per 4,7 miliardi in valori assoluti (+6% rispetto al 2023). Il 79% di questo valore è attribuibile ai flussi televisivi (Tradizionali o HbbTv), il 20% alle piattaforme di Video online come App dei Broadcaster, AVOD e FAST Channel, mentre il restante 1% è legato alla GoTv. Due gli approcci degli inserzionisti: da una parte chi vede nella tv il media principale («la pianificazione degli altri mezzi che viene realizzata con una logica di reach incrementale») dall’altra chi segue un approccio di «Total Video Strategy» o «Video 360°», pianificando le campagne tra i diversi mezzi video senza riservare un ruolo centrale a un mezzo specifico.
2024: L’ANNO DELLA TV 2.0
«Il 2024 si può considerare come l’anno in cui la Tv 2.0 entra all’interno dei piani di comunicazione come un mezzo mainstream e non più in logica di sola sperimentazione. La ragione principale alla base di una pianificazione con approccio di Total Video Strategy è che il formato Video rappresenta lo strumento percepito come più efficace ed ingaggiante per le audience e quello su cui il mercato, sia advertiser che partner Media, sta puntando maggiormente» dichiara Nicola Spiller, Direttore dell’Osservatorio Internet Media.
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