La Corte dei Conti alla Rai: eliminare gli sprechi

La Corte pubblica l’analisi dell’esercizio 2021: costi in crescita del 7,28%
viale mazzini©Rai

Rai deve impiegare “ogni misura organizzativa, di processo e gestionale idonea ad eliminare inefficienze e sprechi”. È il monito dei giudici contabili della Corte dei conti dopo la pubblicazione dell’analisi sulla gestione 2021 della Rai (approvata con Delibera n. 64/2023), che ha evidenziato un aumento complessivo dei costi pari a 179,3 milioni di euro in valore assoluto sul 2020 (+7,28%), a fronte di un aumento dei ricavi pari a 155 milioni (+6,56%).

«L’esercizio 2021 di Rai spa mostra un risultato in perdita di 30,4 milioni di euro, in peggioramento rispetto al negativo 2020 di 20,7. È invece in pareggio il risultato d’esercizio dell’intero gruppo Rai (Rai spa, Rai Way, Rai Cinema, Rai Com e Rai Pubblicità), in linea con il 2020», spiega la Corte dei Conti.

Nonostante il risultato in pareggio emerso dal conto economico consolidato, il patrimonio netto del gruppo scende dai 315,1 milioni di euro del 2020 ai 286 del 2021, con una diminuzione dell’indebitamento che, sempre a livello di gruppo, passa da 606,4 a 573,1 milioni. Ammontano a 1.038,6 milioni i costi del personale del gruppo, in aumento di 24,4 sull’anno precedente.

Sul versante contratti, la Corte ha osservato una riduzione del fenomeno delle proroghe, constatando l’accoglimento delle osservazioni formulate, per il 2020, nella propria relazione al Parlamento. Sul fronte, invece, della valorizzazione degli asset aziendali e della riduzione dei costi per gli affitti, la Corte ha preso atto dell’avvio dell’ambizioso piano immobiliare, che sarà oggetto di monitoraggio.

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