La Commissione Ue multa Apple e Meta

Le due big Usa sono accusate di non conformità al Digital Markets Act
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La Commissione Europea ha sanzionato Apple e Meta per violazione del Digital Markets Act. Si tratta delle prime decisioni di non-conformità adottate sotto il DMA. Apple dovrà pagare una multa pari a 500 milioni di euro, Meta a 200 milioni. I due gruppi dovranno adempiere entro 60 giorni.

LA SANZIONE A APPLE 
In particolare, ad Apple è stata comminata una multa da 500 milioni di euro per non aver adempiuto all’obbligo di consentire agli sviluppatori di informare i consumatori di offerte alternative al di fuori dell’App store, consentendo loro di fare acquisti. Le restrizioni imposte invece da Apple non permettono invece tale opportunità e, allo stesso tempo, i consumatori non possono beneficiare di offerte alternative e meno costose: «La società non ha dimostrato che queste restrizioni siano oggettivamente necessarie e proporzionate». La Commissione europea ha imposto a Apple di rimuovere le restrizioni commerciali e tecniche e di astenersi dal perpetuare tale comportamento. È stata invece chiusa l’indagine sugli obblighi di scelta dell’utente (il DMA prevede che gli utenti in Europa possano disinstallare facilmente qualsiasi applicazione e cambiare le impostazioni di default su iOs), «grazie all’impegno proattivo e tempestiv0 di Apple a trovare una soluzione».

LA SANZIONE A META 
Ammonta a 200 milioni di euro la multa comminata a Meta e riguarda in particolare il modello “consent or pay” (accetta o paga) implementato da Meta nel 2023, in base al quale gli utenti possono scegliere tra un modello di abbonamento a pagamento senza pubblicità o quello gratuito, con pubblicità personalizzata. In base al Digital Markets Act i gatekeeper devono infatti chiedere il consenso degli utenti per combinare i dati personali trai servizio e chi non dà il consenso deve avere accesso a un servizio meno personalizzato, ma equivalente. La multa a Meta riguarda le tempistiche e in particolare il periodo tra marzo 2024 (entrata in vigore del DMA) e novembre 2024, quando Meta ha cambiato il suo modello, offrendo una nuova versione del modello gratuito con pubblicità che comprende un’opzione con l’uso di minori dati personali per la pubblicità. La Commissione ha inoltre comunicato che il servizio Marketplace non rientra più sotto il DMA, avendo esso meno di 10mila utenti commerciali (dati 2024). Si presume, quindi, che Marketplace non sia «un’importante porta d’accesso per gli utenti commerciali per raggiungere gli utenti finali».

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