Proprio quando sembrava che la telenovela della vendita di Paramount Global stesse per concludersi dopo l’accordo annunciato con Skydance Media per la sua cessione in cambio di 8 miliardi di dollari, sembra che si debba aggiungere un nuovo capitolo. Il magnate dei media Edgar Bronfman Jr. ha presentato un’offerta di 4,3 miliardi di dollari per l’acquisizione di National Amusements Inc. da parte di Share Redstone, l’azionista che controlla Paramount Global. L’accordo con Skydance prevedeva un periodo di 45 giorni di “go shop” – che terminava il 21 agosto – per consentire a Paramount di cercare un’offerta migliore.
Secondo quanto riportto da Variety, l’offerta di Bronfman comprende 2,4 miliardi di dollari per National Amusements (circa 1,75 miliardi di dollari al netto del debito), oltre a un investimento di 1,5 miliardi di dollari nel bilancio di Paramount per ripagare il debito, oltre a 400 milioni di dollari per la commissione che Paramount sarebbe costretta a pagare a Skydance se non accettasse la sua offerta.
Inoltre, in base alla clausola “go-shop” dell’accordo con Skydance, se il comitato speciale del consiglio di amministrazione di Paramount per le fusioni e le acquisizioni stabilisce che un’offerta in buona fede è o potrebbe ragionevolmente portare a una proposta superiore, la società potrebbe estendere questo periodo fino al 4 settembre.
Bronfman, intanto, è attualmente amministratore delegato di Fubo, un provider di pay-tv in streaming dedicato allo sport che è attualmente in causa con Venu, il nuovo servizio di streaming sportivo di Disney, Warner Bros. Discovery e Fox Corp. L’azienda ha intentato una causa per concorrenza sleale contro Venu che ha avuto successo, con il giudice che ha recentemente vietato il lancio del servizio sostenendo le argomentazioni antitrust avanzate da Fubo.
Bronfman è stato in precedenza presidente e amministratore delegato di Warner Music Group dal 2004 al 2012, fino a quando si è dimesso dopo l’acquisizione della società da parte di Access Industries di Len Blavatnik. Prima di entrare in WMG, è stato amministratore delegato di Seagram prima della sua vendita a Vivendi.
Per quanto riguarda Paramount, la società dovrà rilasciare nei prossimi giorni una dichiarazione sull’offerta presentata dal magnate. Nel frattempo, Paramount continua a operare licenziamenti significativi a causa del continuo calo dei ricavi delle attività televisive e cinematografiche. Recentemente ha annunciato di voler licenziare il 15% della sua forza lavoro statunitense, con l’obiettivo di eliminare circa 2.000 posti di lavoro entro la fine dell’anno, nell’ambito della sua strategia di riduzione dei costi annuali pari a 500 milioni di dollari. I licenziamenti coinvolgono principalmente i reparti marketing e comunicazione, oltre ad alcune riorganizzazioni in altre aree, tra cui quella legale e finanziaria.
Di fronte a questa crisi, Skydance, se finalmente rileverà lo studio, intende portare la riduzione dei costi a un altro livello. Ciò è stato confermato da Jeff Shell, ex amministratore delegato di NbcUniversal, che diventerà presidente della fusione Skydance-Paramount se si realizzerà, il quale ha precisato che l’obiettivo è quello di raggiungere almeno 2 miliardi di dollari di riduzione dei costi annuali alla Paramount.
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