Nei giorni scorsi Il Fatto Quotidiano ha portato alla luce un episodio di pressione da parte di un consulente del Ministero della Cultura e uomo di fiducia della Sottosegrataria, Lucia Borgonzoni, verso un giornalista. Al centro, l’organizzazione dell’Italian Global Series Festival, evento ideato e organizzato da Apa (Associazione Produttori Audiovisivi).
Secondo quanto riportato dal quotidiano, il consulente Fabio Longo, figura attiva nei corridoi del MiC e in diverse realtà istituzionali (oltre al MiC, anche Rai, Apa, Cinecittà), avrebbe proposto a un giornalista un compenso di 3.000 euro per moderare un convegno durante l’Italian Global Serier Festival, invitandolo implicitamente a non attaccare figure chiave come la stessa sottosegretaria Borgonzoni e la presidente Apa e di Cinecittà Chiara Sbarigia. Nessun problema, invece, per gli attacchi al ministro Alessandro Giuli. “Guarda, per loro puoi sparare su Giuli e il ministero quanto ti pare, non gliene fotte niente. Basta che lasci stare laBorgonzoni, il conflitto di interessi della Sbarigia, queste cose qui”, sarebbero state le parole di Longo.
Sempre sul Il Fatto, si è poi appreso che Longo ha lasciato il suo incarico di consigliere del Ministro della Cultura a seguito dello scoop emerso.
Lucia Borgonzoni, dal canto suo, ha preso le distanze dall’accaduto dettando alle agenzie di stampa che “è grave e molto offensivo che io ‘acquisti’ o ‘cerchi di acquistare’ giornalisti per attaccare il mio Ministro o chiunque altro, e chi lo afferma ne risponderà nelle sedi opportune”.
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