Il Tar del Lazio ha confermato la sanzione inflitta nel 2009 dall’Antitrust a Sky Italia per pratica commerciale scorretta nell’attivazione di servizi televisivi, rigettando il ricorso della pay tv. Come riporta Ansa, l’Authority avviò un procedimento istruttorio sulla base delle segnalazioni dei consumatori in merito alla conclusione di contratti di utenza a distanza e alla vendita di pacchetti aggiuntivi e servizi premium effettuata al telefono. I consumatori non avevano infatti compreso che, dopo la registrazione del consenso, nelle 24 ore successive sarebbe stato attivato l’acquisto di un pacchetto aggiuntivo. L’abbonato, ha confermato il Tar, non è stato «adeguatamente informato sulle conseguenze giuridiche derivanti dal consenso prestato nel corso della registrazione della telefonata». «La condotta descritta, comportando la fornitura di servizi aggiuntivi non richiesti in modo consapevole da parte degli abbonati, è correttamente ascrivibile nel novero delle pratiche commerciali aggressive», spiega il Tar.
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