Il Piracy Shield si estende a film, serie e musica

Agcom amplia il raggio d’azione della piattaforma antipirateria

Agcom ha approvato le modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online riguardanti il contrasto dell’offerta illegale di contenuti live. Il Piracy Shield si estende ai «contenuti audiovisivi e assimilati trasmessi in diretta». I titolari dei diritti potranno quindi accreditarsi alla piattaforma Piracy Shield anche per il tramite delle Associazioni o Federazioni antipirateria. Si potrà quindi chiedere di disabilitare «l’accesso a contenuti diffusi illecitamente nei primi trenta minuti della trasmissione di contenuti in diretta e prime visioni di opere cinematografiche e audiovisive o programmi di intrattenimento, nonché opere di carattere sonoro assimilabili, mediante il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco dell’instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP prevalentemente destinati ad attività illecite».

RISCHIO OVERBLOCKING: SEGNALAZIONI CONSAPEVOLI 
Onde evitare l’overblocking, sottolinea Agcom, i segnalatori sono tenuti alla «massima diligenza e rigore». «In caso di mancato rispetto dei requisiti e delle condizioni che regolano il funzionamento della piattaforma Piracy Shield, l’Autorità provvederà alla sospensione dell’accreditamento alla stessa. Resta fermo il potere dell’Autorità di disporre lo sblocco delle risorse bloccate da almeno sei mesi tenuto conto della capacità della piattaforma. I segnalatori hanno facoltà di chiedere in ogni momento ad Agcom lo sblocco delle risorse non più destinate ad attività illecita».

A COSA VIENE APPLICATO IL PIRACY SHIELD
Il Piracy Shield di applica ai prestatori di servizi di mere conduit e di hosting, prestatori di servizi di caching e tutti i soggetti coinvolti nell’accessibilità dei siti web o dei servizi illegali, «quali i fornitori di servizi di VPN e i fornitori di servizi di DNS pubblicamente disponibili, nonché i gestori di motori di ricerca». Inoltre, ricorda Agcom, «per le violazioni del diritto d’autore e dei diritti connessi da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi è previsto l’avvio di un procedimento sanzionatorio, così come stabilito dalle nuove disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi».

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