Il Piracy Shield, fiore all’occhiello (tecnologico) della lotta italiana contro la pirateria solleva dubbi in Europa. Come riportato dalla stampa internazionale, la Commissione europea ha scritto a Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, esprimendo le sue preoccupazioni sul tema. Pur apprezzando la lotta alla pirateria online, la Commissione teme rischi connessi alla libertà di espressione e informazione.
Secondo la lettera della commissione (pubblicata da Torrent Freak), il sistema antipirateria potrebbe essere in contrasto col Digital Service Act («che non offre una base legale per misure che ignorino i diritti fondamentali»). Sotto la lente anche la necessità di prevenire errori e la finestra di 24 ore per la procedura di sblocco in caso di errore (giudicata insufficiente). Si chiede inoltre un processo più chiaro per le procedure di reportistica ad Agcom. Agcom, di suo, ha dichiarato che molte delle questioni siano già state risolte in precedenti incontri e che non ci sono debolezze nel sistema.
Il Piracy Shield aveva ricevuto anche le critiche dell’associazione delle industrie tech Computer & Communications Industry Association (CCIA): nel mirino, la mancanza di trasparenza e i rischi connessi al blocco immediato dei siti.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it