Il cda di ProSiebenSat.1 si esprime contro l’offerta di MFE-MediaForEurope

Sia il consiglio di amministrazione che il consiglio di sorveglianza consigliano gli azionisti di non accettare la proposta del gruppo italiano: «proposta inadeguata dal punto di vista finanziario»
©ProSiebenSat.1

“Offerta inadeguata dal punto di vista finanziario”: con questa motivazione il consiglio di amministrazione e il consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 Media SE hanno consigliato gli azionisti del gruppo media tedesco di rifiutare l’OPA volontaria proposta da MFE-MediaForEurope. La raccomandazione arriva dopo la valutazione del documento di offerta presentato l’8 maggio 2025 e – si legge nella nota ufficiale – è supportato dalle considerazioni di Morgan Stanley, advisor del cda, e di Goldman Sachs, advisore del consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1.

PREZZO TROPPO BASSO?
Il prezzo di 5,75 euro per azione (4,48 euro in contanti e in aggiunta 0,4 azioni MFE-A) risulta «solo marginalmente superiore» al prezzo di 5,74 euro determinato dalla BaFin (l’Authority tedesca), e che rappresenta il prezzo minumo legale. Ed è inoltre inferiore al prezzo di 7,01 euro raggiunto in chiusura di mercato il 21 maggio 2025. «Il Consiglio direttivo e il Consiglio di vigilanza accolgono favorevolmente l’intenzione di MFE di supportare l’esecuzione della strategia di ProSiebenSat.1 e di sostenere la cooperazione nel core business entertainment», si legge nella nota ufficiale di ProSiebenSat.1 Media SE.

LE MOTIVAZIONI DEGLI ORGANI DI PROSIEBENSAT.1
«Il Consiglio direttivo e il Consiglio di vigilanza sottolineano che, secondo MFE, l’obiettivo perseguito con l’attuale offerta non è né un’acquisizione completa né l’acquisizione della maggioranza delle azioni di ProSiebenSat.1. Secondo MFE, invece, l’offerta non riflette l’andamento previsto del valore dell’azienda. Secondo MFE, l’offerta mira piuttosto ad aumentare la flessibilità per future acquisizioni di azioni. Dopo la conclusione dell’offerta di acquisto, MFE potrà effettuare tali acquisizioni senza l’obbligo di presentare un’altra offerta a tutti gli azionisti»..

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