Il broadband nel futuro del mercato tv

Il 2020 ha visto il mercato della tv italiana lasciare sul campo quasi 400mln di euro: lo confermano gli ultimi dati del rapporto ITMedia Consulting, Il mercato TV in Italia 2020-22. La TV italiana cambia pelle in uscita il 26 novembre. Con la pubblicità in flessione del 13%, a crescere è solo la pay-tv, che per la prima volta sorpassa nella storia del mercato italiano la tv in chiaro. Ma il fenomeno più rilevante per il periodo 2020-2022 (comunque in ripresa dopo lo “tsunami” che si è abbattuto sul Paese, il coronavirus) è l’accelerazione impressa alla diffusione della Broadband tv, “che grazie al video streaming supererà la metà delle abitazioni italiane, con una crescita media annua del 30,6%”. “Il mercato riprenderà a crescere grazie soprattutto al notevole incremento dei ricavi da pay-TV e al parziale recupero, inferiore nel 2022 ai valori del 2019, della pubblicità. Ciò è reso possibile dall’esplosione dei servizi di BBTV, dall’ingresso di Sky come operatore di rete e soprattutto dallo SVOD, che registrerà un CAGR del 31,2% nel periodo considerato”, si legge nella nota. Sky, Mediaset e Rai rimarranno gli attori dominanti del settore (oltre ¾ del totale insieme), ma i cosiddetti “altri operatori” raggiungeranno quasi 2 mld di euro di ricavi. “Mediaset in particolare, pur raccogliendo oltre la metà degli investimenti pubblicitari, registra ricavi inferiori al 20% del totale (quasi la metà rispetto a Sky nel 2020)”. “La TV tradizionale, broadcast, avverte ormai la presenza incombente e molto dinamica dei servizi di streaming online, dove si stanno concentrando le strategie di importanti operatori internazionali, attraverso le nuove modalità di fruizione di contenuti non lineari SVOD nella broadband TV e dove anche l’operatore principale Sky sta trasferendo le proprie energie e sviluppando i nuovi modelli di business”.
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