Con Top players in the European audiovisual industry – ownership and concentration – 2021 l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo ha fotografato lo stato dell’arte dell’industria audiovisiva europea in termini di ricavi e analizzando indicatori (concentrazione, ricavi etc.) e segmenti chiave del mercato (abbonamenti, numero di canali…).
IL PRIVATO CORRE
I ricavi dei servizi audiovisivi delle prime 100 società attive in Europa hanno registrato una crescita del 7,7% dal 2016 al 2020. Una crescita guidata in particolare dal settore privato (+12%), a sua volta in larga parte attribuita (il 75%) dai player svod puri (Netflix, Amazon e Dazn). Risultano invece stagnati i ricavi dei player tradizionali il cui modello di business principale è la raccolta pubblicitaria, così come i servizi pubblici, il cui peso sul mercato è calato del 3%. Sky è al primo posto nella top 20, seguita dal servizio pubblico austriaco ARD e da Netflix. Rai e Mediaset sono i soli italiani presenti, rispettivamente alle posizioni 16 e 13.
SVOD: IL SETTORE CON MAGGIORI CONCENTRAZIONI
Il mercato europeo vede un rilevante tasso di concentrazione, anche se non ai livelli del mercato americano e sostanzialmente stabile: considerate le prime 100 società attive in Europa, 20 di essere valgono circa il 70% dei ricavi operativi complessivi. Una percentuale che sale all’85% nel settore privato. Il rapporto evidenzia inoltre una crescita degli interessi americani sul mercato, alto soprattutto nel settore svod (78%), anche se “il contributo come produttori (esecutivi) di titoli di fiction europea è rimasto limitato (6% del numero totale di titoli fiction prodotti tra il 2015 e il 2019). Vanno poi considerate le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni), che secondo l’Osservatorio non hanno impattato la quota dei soggetti americani o contribuito in generale alla crescita del settore, ma hanno certamente aiutato a incrementare i ricavi delle prime 100 società in Europa.
La maggiore concentrazione si trova sul mercato svod: “quattro piattaforme Ott controllano oltre il 70% degli abbonamenti”. Segue il settore della pay tv, con 20 operatori che controllano il 72% degli abbonamenti.
IL SERVIZIO PUBBLICO
Nonostante questi dati, resta forte la presenza dei servizi pubblici, che anche se sotto rappresentati in termini di volumi (9% del totale canali tv e 3% di quelli on demand) contano per un terzo del consumo complessivo di audiovisivo.

I primi 20 gruppi audiovisivi europei per ricavi (2020) Fonte: Osservatorio europeo dell’audiovisivo
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