Grundy: il mercato generalista è statico

La svolta nella politica industriale di Mediaset e il passo in avanti nel digitale terrestre sono le principali novità registrate nell’ultimo anno nel mercato televisivo italiano. Ma in particolare la prima, ovvero la trasformazione del gruppo di Cologno da broadcaster a content broadcaster, attraverso l’acquisizione di società produttrici di contenuti (Endemol, Fascino, Mediavivere, Taodue, Medusa), può rivelarsi un’arma a doppio taglio per i produttori indipendenti. A lanciare l’allarme sulle sorti della produzione indipendente in Italia è Roberto Sessa, amministratore delegato di Grundy Italia, in un’intervista a “Il Sole 24Ore”, che paventa il rischio che la Rai non riesca, con le risorse attualmente a disposizione, a far fronte alla nuova situazione. “Il mercato generalista è statico e maturo”, spiega Sessa, “e il sistema duopolistico è una grave malattia che ci ha portato a differenziarci dagli altri Paesi europei”. Certo, in futuro, i canali Dtt potranno diventare nuovi clienti con cui dialogare ma, al momento, “solo Mediaset si sta muovendo con determinazione” in tale ambito.

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