Il Covid-19 ha trasformato “l’economia pubblicitaria globale da un tasso di crescita del 6,2% nel 2019 a un declino a doppia cifra per l’anno corrente”: lo spiega GroupM This Year Next Year, le previsioni media semestrali di GroupM. Secondo la centrale, la flessione per il 2020 sarà pari al 9,9%, o -11,9% se si esclude la pubblicità politica degli Stati Uniti. L’anno successivo, si assisterà a un +8,2% (su base comparabile). Ci sono però notizie positive, secondo GroupM, che prevede una crescita a doppia cifra nel 2021 per metà dei primi 10 mercati e a singola cifra per l’altra metà.
Il peso delle estensioni digitali. Nel report sono state introdotte stime sul peso delle “estensioni digitali”, valorizzando separatamente all’interno della raccolta digitale tutte le componenti collegate a media tradizionali. Si stima che nel 2020 le estensioni digitali di TV, Radio, Stampa e OOH dovrebbero equivalere a 31mld di dollari o al 13% dell’attività pubblicitaria totale (22mld o 7% cinque anni fa). A livello mondiale le estensioni digitali sono più pronunciate nel settore OOH (9mld di dollari, pari al 31% della raccolta complessiva del settore), mentre le estensioni della televisione tradizionale equivalgono a 12mld di dollari (9%).
Pubblicità digitale. Si prospetta una flessione del 2,3% quest’anno, dopo quasi un decennio di crescita a doppia cifra. In particolare, l’adv digitale raggiungerà una quota del 52% del totale delle revenue (+48% sul 2019 e +44% sul 2018).
Televisione. Crollo a doppia cifra nel 2020, per un -17,6%, con una previsione di crescita del 5,9% nel 2021. Cresceranno le estensioni digitali e i media correlati, inclusa la pubblicità associata alle attività streaming: +3,7% nel 2020 e +11,3% il prossimo anno (circa il 9% della spesa TV totale di quest’anno). La quota della pubblicità televisiva scenderà al 27% (37% 10 anni fa).
L’Italia. Confermate le stime di GroupM per il mercato italiano, tra un -17% e un -20% per quest’anno. “Ovviamente le performance del mese di giugno e dei prossimi mesi saranno decisive e sicuramente tutti i mezzi hanno visto una ripresa di attività, più o meno accentuata, a cui ha contribuito anche il recente riavvio degli eventi sportivi”.
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