Iniziamo con un primo bilancio, a partire da Real Time.
Intanto, la base di partenza sono i risultati del primo semestre, il migliore di sempre, un segnale non scontato nello scenario televisivo generale. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro di team minuzioso, con Laura Maffei e Ilenia Taurisano, artiste del palinsesto, ma anche spettatrici appassionate della tv. Ed è un risultato frutto della capacità di lavorare e far evolvere quell’anima editoriale che ci ha caratterizzato dall’approdo di Real Time sul free-to-air, aprendo a un linguaggio all’epoca unico, diverso e che nel frattempo è diventato sempre più familiare al pubblico. Quello che abbiamo fatto, e che continuiamo a fare, è raccontare la realtà attraverso storie e persone vere, che entrano nei discorsi della gente, trasformando sconosciuti in personaggi amati. Casa a prima vista, ultima hit della stagione (640k amr, 3% di share per le prime 30 puntate) e riconfermata nella prossima, dimostra ancora una volta questa nostra capacità di creare e alimentare fenomeni pop. Il mondo della casa è nel dna di Real Time da sempre, ma Casa a prima vista è arrivato in un momento storico in cui la casa era un argomento centrale nelle conversazioni di tutti. Pensavamo da tempo di tornare sul tema, a maggior ragione avendo in portfolio anche Home&Garden TV (HGTV, ndr.) e guardando ai successi internazionali dei titoli legati al mondo della casa. Abbiamo scelto questo format francese (Chasseurs d’appart’, di M6) per la sua capacità di coniugare due obiettivi importanti per noi, intrattenere e insegnare. E mi piace dire che abbiamo permesso di rivalutare la figura dell’agente immobiliare nell’immaginario comune, anche tra i bambini, che oggi dicono che vorrebbero fare questo lavoro “da grandi”.
La stagione di Nove sarà all’insegna della crescita e della costruzione della vocazione generalista. In che fase è invece Real Time?
Potrebbe essere definita una stagione di riconferme, o meglio di consolidamento di una identità che trova nell’unicità il suo tratto distintivo. Real Time può contare su una base molto solida di titoli, penso a Bake Off Italia, Primo appuntamento, Matrimonio a prima vista. Quei titoli che rendono il canale unico e distintivo, facendo di Real Time un vero e proprio brand. Pur non essendo verticale o tematico, Real Time ha un posizionamento molto chiaro su aree ben specifiche, la casa, il medical… Raccontiamo l’amore in ogni sua fase, dall’incontro (Primo appuntamento), all’innamoramento, alle sfide di relazione (90 giorni per innamorarsi) per poi passare al matrimonio (Matrimonio a prima vista, Il castello delle cerimonie) e i conflitti successivi (Amore alla prova). E, anche in questo caso, lo facciamo cavalcando o intercettando nuove tendenze. Prenda a esempio Spose in affari: il racconto personale delle spose si sviluppa lungo la scelta dell’abito da sposa (tra l’altro filone longevo su Real Time grazie al franchise Abito da sposa cercasi) e, trattandosi di abiti usati, intreccia il tema del second hand, l’acquisto e la vendita di abiti di seconda mano e quindi il tema del risparmio e della sostenibilità.
Ci sono fasce in cui pensate di dover intervenire?
La stagione appena conclusa è stato un ottimo banco di prova; abbiamo avuto dei segnali di forza da parte di determinati generi e contenuti che andremo a riconfermare. Anche perché, al di là della controprogrammazione, cerchiamo di dare al pubblico un calendario ben de nito, fatto di serate legate a determinati temi specifici, come la domenica di 90 giorni per innamorarsi, il martedì di Primo appuntamento, il mercoledì di Matrimonio a prima vista, la serata bakery del venerdì, con Bake Off Italia e, a seguire, da dicembre, Il forno delle meraviglie.
Proponete anche la serialità turca, un genere ben diverso dal factual entertainment che da sempre è la vostra cifra. Come ci siete arrivati?
È vero. Anzi, possiamo considerare le prime due serate della scorsa stagione come un esperimento riuscito, tanto che le manterremo. Mi rendo conto che a prima vista potrebbe rappresentare una scelta azzardata, ma in realtà è un altro esempio del rapporto di sinergia e collaborazione con le diverse anime dell’azienda. Per spiegarlo devo fare un passo indietro, e in particolare al 2018, quando riportammo in access Cortesie per gli ospiti dopo lo stop nel 2012. In quel periodo Discovery aveva acquisito Scripps Networks, editore di HGTV e Food Network e, quindi, pensammo fosse il titolo ideale per combinare i due mondi, quello della casa e quello del cibo. Il format ha continuato a crescere e l’ultima è stata la migliore edizione di sempre in termini di ascolti (482.000 AMR, 2,3% di share). La serialità turca è arrivata in un momento simile, nel pieno della fusione con WarnerMedia, quando abbiamo iniziato a guardare in maniera più approfondita al mondo scripted. Sfruttando l’expertise del team che si occupa di acquistare prodotto scripted per Giallo (Sandro Sgrulloni, Paola Chincoli ed Elena Alabiso sono le persone dietro il successo del canale e che, attraverso un accurato scouting, hanno portato serie come Vera, Astrid et Raphaelle o il recente Mademoiselle Holmes) abbiamo deciso di andare oltre la serialità crime internazionale. Ci siamo resi subito conto dei numeri che realizzava la fiction turca su HBOMax in America Latina, quindi in un contesto premium. Senza contare i milioni di visualizzazioni generati su YouTube, una piattaforma che ha una modalità di visione molto vicina a quella televisiva in termini di tempo speso. Per il nostro esordio abbiamo ragionato su un titolo che fosse vicino al nostro mondo. La scelta è ricaduta su Il dottor Alì, l’adattamento della serie coreana che ha a sua volta ispirato The Good Doctor. Se considera che buona parte del palinsesto di Real Time è composta dal mondo medical, il titolo è perfetto. La serie ha preso presto piede (raggiungendo fino a 500mila spettatori medi in prima serata), dandoci la spinta per proporre anche Hercai, che a dire il vero è il primo titolo di cui ci siamo innamorati.
Lei ha citato YouTube: avete sempre avuto un rapporto privilegiato con i social media. Non è così?
Ha ragione, dai tempi di Clio Make Up. E lo vediamo oggi nell’identità di Food Network (canale che registra anche lui il suo miglior anno di sempre a sei anni dal lancio), che è riuscito a fare in poco tempo – nell’ambito food – quello che Real Time ha costruito negli anni, ovvero creare una speciale connessione tra personaggi conosciuti sul web e il pubblico tv, e rendere popolari persone sconosciute che portano in tv le loro storie (in questo fatte di ingredienti, ricette, tradizioni e territorio) innescando un circolo virtuoso che intercetta anche l’editoria, visto il successo dei libri a firma dei nostri talent. Da una parte abbiamo quindi i top talent del web come Benedetta Rossi, Luca Pappagallo e Ruben, dall’altro i casi di Giusina in cucina e i frati di San Martino delle Scale delle Ricette del convento, per fare degli esempi.
Avete applicato questo approccio anche ad altri ambiti?
Sì, abbiamo cominciato un paio di stagioni fa anche con i canali kids (K2 e Frisbee). Abbiamo iniziato trasformando in cartoon la star di YouTube (e di Food Network) Benedetta Rossi (Super Benny) e, poi, con un attento monitoraggio, abbiamo scoperto altri talent. Oltre alle ragioni dette prima, YouTube è un canale importante per “studiare” il mondo kids perché è di fatto la prima piattaforma a cui i bambini accedono oggi. E, tra i personaggi che ci hanno appassionato, ci sono certamente i DinsiemE, che tornano su Frisbee (che nel primo semestre è il 1° canale commerciale sul target 4-10 con il 7,4% share) con la terza stagione di Mega Game, forti del successo della seconda stagione che ha registrato l’11,2% sul target kids, risultando uno dei programmi più visti della stagione sul target.
Concludiamo la chiacchierata tornando agli adulti di Real Time. Si è parlato di un nuovo innesto, Angela Mega Star, star di Tik Tok di origine cinese. Possiamo anticipare altro?
Dovrebbe arrivare a inizio 2025. È certamente un altro esempio della nostra costante ricerca di personaggi larger than life ed è inoltre un’occasione ancora più importante, perché è dai tempi di Italiani made in China che cerchiamo di raccontare la comunità cinese in Italia. L’altra grande novità sarà The Golden Bachelor, franchise The Bachelor (format Warner, ndr.) e importante successo negli Usa e di cui siamo in fase di casting. La terza età è un trend di mercato molto attuale, ma per noi è anche l’occasione per affrontare un ulteriore capitolo del racconto dell’amore su Real Time, quello delle seconde possibilità.
L’articolo completo è stato pubblicato su Tivù di luglio/agosto 2024, scarica il numero o abbonati qui
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