Frequenze, Rai e Mediaset escluse dall’asta?

Un tetto al numero di multiplex che i concorrenti all’asta delle frequenze digitali terrestri potranno possedere. Chi ne ha cinque sarà escluso a priori. Lo stabilisce la bozza di provvedimento, che sarà deliberata domani dall’Agcom e poi sottoposta a consultazione pubblica a partire dalla fine di novembre. Secondo indiscrezioni riferite dal quotidiano “MF-Milano Finanza”, anche la Commissione Europea, in un parere inviato all’Italia, caldeggia questa soluzione. Se passassero questi criteri, si capovolgerebbero le regole del vecchio beauty contest del Governo Berlusconi, che prevedeva l’assegnazione gratuita delle frequenze a tutti gli operatori televisivi. La nuova disposizione escluderebbe, invece, dalla gara sia Rai sia Mediaset, che potrebbero impugnare il regolamento dinanzi al Tar. Si prevedono circa 20mln di euro di base d’asta per il lotto delle frequenze (tre mux), che permettono di coprire oltre il 95% del territorio nazionale fino al dicembre 2017, e una base d’asta di 50mln per una copertura dell’85% (sempre tre mux), ma fino al 2032. L’incasso globale per lo Stato si aggirerebbe intorno ai 500mln di euro.

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