Aeranti-Corallo denuncia che la grave situazione di recessione economica, la diminuzione della raccolta pubblicitaria e le difficoltà in cui si trova l’emittenza locale non hanno trovato ascolto nel mondo della politica e delle istituzioni. In particolare, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e il sottosegretario con delega alle Comunicazioni Massimo Vari non hanno avviato «alcun confronto sulle problematiche del settore, gravato dagli investimenti necessari per il passaggio al digitale terrestre». Sul fronte televisivo, spiega Aeranti-Corallo, restano irrisolte le questioni relative alla defiscalizzazione delle misure compensative per il rilascio delle frequenze della banda 800 MHz e alla definizione di norme per la stabilizzazione delle numerazioni automatiche dei canali (Lcn). Non si è proceduto, inoltre, alla consultazione delle associazioni di categoria in merito alle procedure per la riassegnazione delle frequenze nelle aree digitalizzate fino al 31 dicembre 2010. Infine, non si sono risolte le problematiche dei ritardi nell’erogazione delle misure di sostegno alla radiofonia e alle tv locali. La scorsa settimana, intanto, si sono chiusi i termini (riaperti a seguito di un’ordinanza del Tar Lazio) per la presentazione delle domande per le dismissioni volontarie delle frequenze tv (problematica dei canali 61-69 Uhf). La Dgscer del ministero sta ora valutando nel merito le domande pervenute e dovrebbe pubblicare gli elenchi delle domande accolte entro la prossima settimana. Successivamente, all’esito della procedura, il ministero potrà procedere alla pubblicazione dei bandi per quelle regioni dove fosse necessario provvedere alla liberazione di ulteriori frequenze.
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