Il ministero dello Sviluppo Economico ha completato il processo di spegnimento degli impianti che interferivano sull’Adriatico con i paesi confinanti. Lo switch off è stato momentaneamente sospeso nelle Marche a causa del terremoto. «Dopo decenni l’Italia delle frequenze torna nella legalità internazionale», ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.
Nel complesso sono state spente 12 frequenze in Puglia, 10 in Abruzzo e Molise, 9 in Friuli-Venezia Giulia, 8 in Veneto, 5 in Emilia, 4 in Sicilia, 2 in Liguria e Toscana e 1 in Lombardia. Allo stesso tempo, sono state messe a disposizione 26 frequenze coordinate in Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Toscana e Sardegna, 18 delle quali sono state effettivamente assegnate in base alle richieste dei fornitori di servizi media audiovisivi.
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