Per la prima volta, dal 1974, le radio e le tv pubbliche francesi sciopereranno insieme. L’agitazione è stata promossa dai sindacati contro la proposta Sarkozy – che dovrebbe entrare in vigore già l’anno prossimo – di eliminare gli spot dalle emittenti statali. Una decisione, secondo gli scioperanti, presa troppo velocemente e senza un vero e proprio piano d’azione e che potrebbe condurre, in seguito, alla privatizzaizone della tv pubblica. Secondo le stime, France Télévision, che oggi raccoglie 800mln di euro dalla pubblicità, avrebbe bisogno di altri 400mln per produrre i programmi destinati a coprire lo spazio degli spot. Il presidente del gruppo, Patrick de Carolis, ha già ventilato l’ipotesi di tagli alle spese, soprattutto sull’acquisto di programmi di produttori indipendenti. Al momento, hanno spiegato i portavoce dei sindacati dopo un incontro all’Eliseo, il governo non sembra avere le idee chiare su come risolvere la situazione. L’idea di tassare maggiormente le tv private sugli utili derivati dall’aumento degli spot, così come la tassa infinitesimale per gli operatori dei new media, non sembra sufficiente.
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