Francia, gli investimenti on demand sfiorano il miliardo

Arcom e CNC pubblicano i risultati dell’attuazione degli obblighi di investimento per i servizi on demand internazionali. Disney+, Netflix e Prime Video sono i soggetti principali
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Tra il 2021 e il 2023 i servizi media on demand internazionali hanno investito 974,6 milioni di euro nel prefinanziamento delle opere cinematografiche e audiovisive francesi. Le opere audiovisive rappresentano il 64,6% delle opere finanziate, contro il 35,4% delle opere cinematografiche. Il dato è contenuto nell’Étude relative à la mise en oeuvre du décret SMAD, corposo rapporto stilato da Arcom (ente regolatore della comunicazione audiovisiva e digitale) e CNC (Centre national du cinéma et de l’image animée), in collaborazione con la Direction Générale des Médias et des Industries Culturelles del Ministero della Cultura francese. Lo studio ha voluto valutare gli effetti dell’attuazione del decreto sui servizi di media audiovisivi aon demand sui settori della produzione cinematografica e audiovisiva francese.

NETFLIX, PRIME VIDEO E DISNEY+ IN TESTA
Di questi 974,6 milioni, ben 866 milioni sono stati spesi da Disney+, Netflix e Prime Video. I tre gruppi, dice il rapporto, hanno contribuito in maniera significativa «al finanziamento delle opere creative europea e si sono ben integrati nel sistema normativo francese». 624 milioni sono stati gli investimenti destinati al prefinanziamento delle opere. La fiction rappresenta l’89% delle spese dichiarate dai servizi on demand nel 2023, per un totale di 614 milioni tra il 2021 e il 2023. I titoli direct tv video (fiction da 90 minuti con un budget superiore ai 5 milioni di euro) rappresentano il 34% dei contributi totali nel 2023. Dal 2022 sono aumentati gli investimenti nei confronti del documentario (e in particolare della produzione indipendente), quantificabili in un totale di 26 milioni. La spesa in animazione, 37 milioni, consiste principalmente in acquisizioni, realizzate per la maggior parte da Netflix. «In questa fase, l’obbligo in questo settore fa poco per lo sviluppo di nuove produzioni indipendenti di EOF (espressione originale francese), e gli effetti dell’aumento degli impegni di Netflix e Prime Video nel 2023 non sono ancora percepibili».

GLI ATTORI PRINCIPALI
Mediawan, Federation, Gaumont, Elephant e Mandarin sono i gruppi che hanno più prodotto per i servizi on demand. Secondo i dati raccolti, i servizi on demand internazionali acquisiscono frequentemente i diritti di sfruttamento per il massimo tempo autorizzato dal decreto, e in particolare per le opere da loro pre-finanziate.

Numero di opere e contributi dei servizi on demand in funzione del tipo di opera (fonte: Étude relative à la mise en oeuvre du décret SMAD, Arcom e CNC)

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