Fiction Rai, botta e risposta Freccero/Bernabei

«Edificante, con eroi, giudici e santi, e rivolta al passato». Così Carlo Freccero, neodirettore del RomaFictionFest, ha definito la fiction italiana. E la reazione di LuxVide non tarda ad arrivare. L’ad Luca Bernabei, in quanto produttore di “Don Matteo”, si sente chiamato in causa e definisce élitario il giudizio dell’ex direttore di Rai4, che ironizza su un prodotto seguito da 8mln di persone, e sottolinea la differenza tra tv generalista, che deve raggiungere un pubblico il più vasto possibile, e pay tv, che si rivolge a nicchie di mercato. Alla dichiarazione di Freccero, che definisce il pubblico di RaiUno «attempato», risponde Bernabei che il pubblico dei prodotti LuxVide ha il 25-28% di laureati e il 31% di laureate, ed è «un target commerciale tra i 25 e i 44 anni di età». Quanto alla mancata sperimentazione che lamenta Freccero da parte di RaiUno e Canale 5, aggiunge Bernabei che «l’innovazione che può fare la tv generalista dev’essere mirata all’allargamento del target, senza dimenticare lo zoccolo duro degli affezionati. In particolare, la mission della Rai è quella di parlare a tutti». Infine, ricorda che «l’unica vera differenza che esiste è quella tra fiction fatta bene e quella fatta male».

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