Europa 7: la decisione torna al Consiglio di Stato

Tocca ora al Consiglio di Stato pronunciarsi in merito alle richieste di Europa 7 di risarcimento a carico dello Stato (Francesco Di Stefano intende chiedere 3mld di euro) e di assegnazione delle frequenze (l’ipotesi più accreditata è la cessione di quelle occupate da Rete 4 con un’autorizzazione transitoria), magari demandando l’atto al ministero delle Comunicazioni. Di Stefano, patron di Europa 7, ha dichiarato di avere diritto a entrambe. La sentenza della Corte di giustizia europea è un ulteriore via libera alla procedura di infrazione aperta contro il nostro Paese dalla Commissione, ormai decisa a concluderla. Secondo il Commissario Viviane Reding, «il regime italiano impedisce l’ingresso di nuovi operatori nei servizi tv di trasmissione digitale, in quanto solo gli operatori esistenti sono stati autorizzati a entrare in questo mercato». La conseguente multa di 300/400mila euro giornalieri, è ormai giudicata certa anche dal ministro Gentiloni che, sempre in merito alla decisione Ue sul caso Europa 7, ha ricordato di aver chiesto già nel novembre 2006 alla Presidenza del Consiglio, di cambiare la posizione italiana di fronte alla Corte Ue. L’Avvocatura di Stato aveva infatti difeso la legge Gasparri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it