I carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di Francesco Gallo (attualmente detenuto a Benevento) e dei genitori, Raffaele Gallo e Annunziata De Simone, in parziale accoglimento della Dda di Napoli. I tre sono accusati di estorsione aggravata dal metodo di intimidazione camorristico. Secondo le accuse, durante le riprese di “Gomorra”, i rappresentanti di Cattleya, che ha prodotto la serie con Sky, sarebbero stati costretti a versare oltre quanto pattuito da contratto per girare alcune scene a Torre Annunziata, nell’abitazione di proprietà del capoclan Gallo. Già a settembre dell’anno scorso, “il Fatto quotidiano”, aveva riportato il sequestro di un contratto d’affitto della villa utilizzata per le riprese, mentre a giugno “Panorama” aveva anticipato l’esistenza dell’indagine. All’epoca Cattleya aveva ricordato che era stata la magistratura a autorizzare le riprese, dato che il proprietario degli ambienti era stato arrestato prima dell’inizio delle riprese. Risultano indagati anche il location manager della società di produzione, Gennaro Aquino, e gli organizzatori generali Gianluca Arcopinto e Matteo De Laurentiis: a loro viene contestato il reato di favoreggiamento nei confronti del boss Francesco Gallo. Aquino e Arcopinto avrebbero omesso alla polizia giudiziaria di aver pagato alla famiglia Gallo 6mila euro non dovuti; mentre De Laurentiis avrebbe svelato alla famiglia del boss il contenuto dell’inchiesta. Aquino avrebbe inoltre offerto 300 euro a tre agenti della Polizia municipale di Napoli per bloccare temporaneamente una strada e facilitando così le riprese. Cattleya nega di aver subito pressioni, affermando di non essere a conoscenza di ulteriori versamenti rispetto a quelli effettuati in adempimento del contratto di locazione, mentre Sky ha dichiarato che seguirà con massima attenzione lo sviluppo delle indagini e di aver sempre ribadito alla produzione di attenersi scrupolosamente alle norme e alle regole che disciplinano il settore «e più in generale a principi di etica e responsabilità».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare tivubiz.it