Dopo 10 anni di battaglie, Rai e ministero delle Comunicazioni hanno accolto l’emendamento dell’Associazione documentaristi italiani, Doc/It. Infatti, nel nuovo Contratto di servizio 2007-2009, firmato stamani dalla Rai e dal Ministero della Comunicazione, la quota d’investimento del servizio pubblico a favore del documentario italiano e europeo è fissata al 4% della quota complessiva da destinare alla produzione di opere audiovisive europee, incluse quelle provenienti dai produttori indipendenti. “Per la prima volta il documentario è ufficialmente riconosciuto tra i generi fondanti l’offerta del Servizio Pubblico Televisivo – dichiara Alessandro Signetto Presidente di Doc/It – e per la prima volta vengono quantificati i volumi finanziari collegati alla produzione e all’acquisto di documentary”.
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