Discovery: serve stabilità sull’Lcn e una nuova Auditel

Dopo Mediaset, Sky e Viacom, spetta a Discovery Italia parlare davanti alla Commissione trasporti nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sui servizi media audiovisivi e radiofonici. L’ad Marinella Soldi è intervenuta su Auditel, spiegando che sarebbe opportuno che a occuparsi della rilevazione degli ascolti sia un ente o una società composta solo da personalità indipendenti o che preveda obbligatoriamente un coinvolgimento e una rappresentanza di tutti gli editori del mercato. Per quanto riguarda la Rai, andrebbe ridimensionato il numero di canali on air; il servizio pubblico deve inoltre sganciarsi dalla politica. L’ad ha auspicato inoltre obblighi meno rigidi circa le quote da destinare alle opere europee realizzate da produttori indipendenti (meno del 10% secondo la normativa europea contro il 10% degli introiti netti annui previsti dal Testo unico). Riguardo i contributi per l’utilizzo delle frequenze Dtt, lo Schema di regolamento rischierebbe di creare una distorsione, favorendo gli operatori di rete verticalmente integrati con fornitori di contenuti che possono realizzare economie di scala. Soldi è intervenuta anche sul tema dell’Lcn: per garantire stabilità al sistema, ha spiegato, occorre un intervento normativo primario, che vada a integrare e modificare il Testo unico dei servizi media audiovisivi. A proposito di Lcn, secondo “Mf” Viacom e Sky sarebbero in trattativa per il tasto 8 del Dtt, occupato attualmente da Mtv. Il 3 ottobre è prevista un’audizione formale davanti ad Agcom di tutti i network.

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