DgTvi: il Dtt è “vivo e vegeto”

Venerdì scorso, 30 gennaio, il “Corriere della Sera” pubblicava, a firma di Aldo Grasso, un articolo in cui si parlava del digitale terrestre come di una “tecnologia obsoleta, costosa, limitata” e nell’edizione odierna dello stesso quotidiano l’associazione DgTvi risponde con un avviso a pagamento che “non c’è alcuna sconfitta” per la tv Dtt. In particolare, secondo DgTvi, non ci sarebbe la necessità di avere un numero superiore di impianti per costruire una rete di trasmissione digitale rispetto alla vecchia rete analogica, servirebbe meno potenza per alimentare la rete (-25%) e dunque meno energia e che, quindi, grazie al digitale si potrebbe dimezzare l’inquinamento elettromagnetico.

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