Decreto Romani: c’è eccesso di delega

Secondo il costituzionalista Valerio Onida, il decreto Romani è viziato per violazione dei limiti di oggetto della delega. Il giudizio è stato anticipato da “Il Sole 24 ore” ed è inserito nel parere giuridico richiesto da Sky Italia e da Fox sul decreto, che attende ancora la firma del capo dello Stato, prevista per il 19 marzo (o il provvedimento decadrà). Secondo Onida, una delega infatti non consente l’emanazione di norme sostanzialmente innovative rispetto a quelle esistenti: il decreto può quindi modificare il Testo unico sulla radiotelevisione, ma senza estendersi all’intero testo, modificando solo le parti necessarie per adeguarsi alla direttiva Ue. Nel caso degli affollamenti pubblicitari per le tv a pagamento, il testo prevede invece un’innovazione sostanziale della disciplina esistente, non trova basi nella legge delega ed è inoltre una violazione molto grave dei temini in quanto incide sull’economia del mercato. Per il momento i due gruppi non intendono avviare azioni legali.

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