Secondo il quotidiano “Il Foglio”, l’Unione Europea non starebbe facendo pressione all’Italia per approvare il ddl Gentiloni nel più breve tempo possibile, bensì per attuare alcune modifiche sostanziali, in particolare sul tema dell’affollamento pubblicitario. La testata di Giuliano Ferrara fa riferimento a una lettera inviata questo aprile dal direttore generale alla concorrenza Philip Lowe al rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, l’ambasciatore Rocco Cangelosi. La lettera definirebbe il tetto dei 45% dei ricavi pubblicitari “non coerente con i concetti utilizzati dalla normativa europea in materia di concorrenza”. Smentite poi, secondo il quotidiano, le pressioni per la risoluzione dell’assegnazione delle frequenze. L’Ue avrebbe sì rilevato degli squilibri, ma li ritiene giustificabili nella fase di transizione dall’analogico al digitale.
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