Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni auspica un iter veloce per il disegno di legge di riassetto del sistema tv, per evitare l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia da parte della Corte di Giustizia europea, che comporterebbe sanzioni pesanti, da 300-400mila euro al giorno, in caso di condanna. «Se almeno uno dei due rami del Parlamento approverà entro l’autunno il provvedimento», ha detto Gentiloni, «questo consentirebbe all’Ue di darci più tempo». Intorno al 20 settembre scade, infatti, l’ultimatum di due mesi lanciato da Bruxelles all’Italia, affinché adegui la normativa in materia radiotelevisiva alle direttive europee.
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