La smart tv diventa un’abitudine?

Cresce la fruizione anche da parte delle fasce di pubblico più anziano. Bene il ruolo delle tv lineari. I dati Sensemakers
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Televisione italiana sempre più connessa, anche tra le fasce d’età meno giovani. Secondo gli ultimi dati Sensemakers, il nostro Paese ha superato finalmente la fatidica soglia dei 20,2 milioni di tv connesse. Ogni mese, si può contare su 28,3 milioni di individui su smart tv: un dato che segnala l’affermazione del mezzo anche sulle popolazioni di classe socioeconomico mediobassa e gli over65. Il che significa che l’adozione del mezzo sta coinvolgendo anche le fasce d’età più resistenti.

I nuovi utilizzatori di smart tv non hanno stravolto le loro abitudini. Alla domanda “da quando ha la smart tv ha cambiato le sue abitudini di fruizione”, il 33% ha risposto di continuare a guardare i canali che vedeva prima e il 67% di guardare sia i canali che vedeva prima che le piattaforme streaming. La visione si evolve e non cannibalizza, dunque, L’anomalia italiana che vede la televisione lineare resistere è anche il punto di forza del settore.

«La leva del successo è stato il fatto che i broadcaster si sono trasformati in streamcaster e hanno iniziato a sfruttare tutte le piattaforme», ha spiegato da Fabrizio Angelini, Ceo di Sensemakers durante Advanced TV, la video convergenza, Milano – 9 ottobre. Cambiano anche le abitudini di consumo su second screen, dove i giovani si sono fermati, mentre le fasce più mature consumano molto.

Fabrizio Angelini (Sensemakers) nel corso di Advanced TV, la video convergenza

A fare la differenza è anche la produzione di contenuti originali. Per esempio, nel confronto tra le stagioni 2022/2023 e 2023/2024, la produzione di contenuti unscripted è cresciuta dell’8% in termini di contenuti e dell’1% in termini di ore sulla tv lineare, a fronte di una flessione del 9% e 17% sugli Ott. La produzione scripted vede una crescita di otto titoli e del 7% nel numero di ore sulla tv lineare e flessione di un titolo per una crescita del 13% nelle ore sulle piattaforme Vod. «L’indotto della produzione legato all’ecosistema Italia sta funzionando, dovremmo esserne orgogliosi», ha dichiarato Fabrizio Angelini.

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