Dal 28 agosto Rai passa ufficialmente alle trasmissioni in DVB-T2 e HEVC tramite un proprio mux. Un passaggio stabilito dal Contratto nazionale di servizio tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Rai e che prevede che – per il periodo 2023-2028 – uno dei MUX della tv pubblica (e in particolare il Mux B) usi esclusivamente lo standard di trasmissione DVB-T2 HEVC. I canali coinvolti sono Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Sempre all’interno di questo mux verranno diffusi in simulcast (in DVB-T2 HEVC), Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD nazionale sui canali 501, 502 e 503. Aeranti-Corallo, però, chiede di accelerare il processo: “Occorre accelerare il passaggio dell’intero sistema televisivo a tale nuovo standard”, ha dichiarato Marco Rossignoli, presidente di Aeranti-Corallo. «Quello che avverrà il 28 agosto sarà un primo passaggio verso le trasmissioni in DVB-T2, a oggi estremamente in ritardo rispetto alle previsioni fatte nel corso della liberazione della banda 700, avvenuta ormai da un paio d’anni», spiega Aeranti. «Aeranti-Corallo ritiene che, a questo punto, non sia più procrastinabile il passaggio alla nuova tecnologia, al fine di consentire all’emittenza locale di avere una adeguata capacità trasmissiva per le diffusione dei propri programmi in alta definizione. A oggi, infatti, con le attuali trasmissioni in DVB-T/MPEG-4, l’emittenza televisiva locale dispone di spazi radioelettrici troppo ridotti per poter trasmettere i programmi con adeguata qualità tecnica».
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