Il Comitato olimpico internazionale, su istanza delle tv europee, ha chiesto a Pechino di assicurare una vera diretta dei giochi, non la differita di qualche decina di secondi, che potrebbe consentire alle autorità la censura, come è avvenuto la scorsa settimana in occasione delle proteste di Atene durante la cerimonia della fiamma olimpica. Le autorità potrebbero mantenere la promessa di mandare in onda l’evento senza filtri preventivi, ma la richiesta del Comitato certo non contribuisce a distendere i rapporti già difficili tra Cina e Occidente. Preoccupazione anche tra gli sponsor, che, avendo investito sui giochi circa un miliardo di euro, ritengono un boicottaggio controproducente per tutti.
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