«La fiction, tranne alcune eccezioni come “Maria Montessori”, ha diseducato il pubblico italiano», ha detto Pupi Avati, accusando la tv di trascurare il cinema italiano, programmandolo solo in tarda serata o su canali minori: «I film in televisione non ci sono più e, quando ci sono, sono sempre in seconda serata». Per il regista, «la Rai ha avuto un ruolo fondamentale per i grandi film che hanno fatto la storia del cinema italiano, ma oggi, purtroppo, non è più così e si guarda solo al mercato».
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