Contro la decisione del cda Rai di chiudere le sedi di corrispondenza nel mondo (Nairobi, Beirut, Istanbul, Nuova Delhi, Buenos Aires, Mosca) e il canale RaiMed, la Tavola della Pace lancia un appello sottoscritto da oltre 100 sigle (riviste missionarie, associazionismo, terzo settore, sindacati) e oltre 500 adesioni personali. I firmatari, in primo luogo il coordinatore della Tavola Flavio Lotti e il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti, definiscono il progetto Rai “contrario agli interessi dell’Italia”. Le sedi di corrispondenza non sono uno spreco, ma un investimento strategico per il Paese. Serve una maggiore apertura internazionale della Rai per capire in tempo reale quello che accade nel mondo.
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