Salvo ulteriori colpi di scena, domani la commissione di Vigilanza si riunirà per votare i sette membri del cda Rai di sua competenza. Il Pdl ha infatti chiesto un rinvio per poter discutere di una mozione alla Camera, rinvio negato dal presidente della commissione Sergio Zavoli che ha fissato il voto nell’orario di pausa pranzo (c’è comunque il rischio che manchi il numero legale). Zavoli ha inoltre risposto ad Antonio di Pietro (Idv), che aveva chiesto la pubblicazione dei cv pervenuti. La procedura, oltre a non essere prevista dalla legge, sarebbe, secondo Zavoli, una sorta di “esproprio” di un compito spettante al singolo parlamentare, con anche il rischio di incorrere in una violazione della privacy. Una posizione respinta da Di Pietro, secondo il quale non esistono norme di legge che impediscano tale procedura. Inoltre, non ci sarebbe alcuna violazione della privacy, visto che per la maggior parte dei casi si tratta di profili professionali reperibili su internet, candidati inoltre a un incarico pubblico. Secondo il leader dell’Idv si tratta di una riproposizione del «solito» metodo di spartizione partitica all’interno della governance Rai.
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