Che cosa ha portato di nuovo il sistema di rilevazione Total Audience? E perché è così importante dal punto di vista dell’editore?
La Total Audience rappresenta “semplicemente” la misurazione completa dell’ascolto tv nell’era del Total Video. Possiamo dire che – almeno sul fronte editoriale – l’opera è compiuta. Per ogni programma possiamo sapere veramente tutto: su quale schermo viene fruito (tv tradizionale o schermi digitali), da chi (profilo sociodemografico dell’audience nei vari contesti), quando (live o on demand) e per quanto tempo. Per un editore non si tratta più solo di misurare la forza del contenuto in termini di generazione di audience, ma di indagare l’efficacia delle moderne strategie di distribuzione che in era stream-casting sono sempre più articolate. Mi riferisco, ad esempio, a un lancio in anteprima totalmente digitale per poi passare alla programmazione lineare, come nel caso della seconda stagione di Viola come il mare. La Total Audience permette di misurare l’impatto di ogni finestra di distribuzione, offrendo ai broadcaster preziosi insight per massimizzare la portata e la rilevanza dei contenuti. […]
Avere una rappresentazione più fedele delle abitudini degli spettatori ha facilitato il vostro lavoro?
Diciamo che il nostro lavoro, grazie a queste evidenze oggettive che ben rappresentano la lunga vita dei contenuti tv, è supportato e reso ancora più stimolante. Se da un lato l’editore può scegliere tra più schemi distributivi, dall’altro, anche la concessionaria ha oggi più strumenti per costruire offerte pubblicitarie personalizzate, che valorizzano appieno la forza combinata del lineare e del digitale, del live e dell’on demand. Possiamo articolare proposte che sfruttano al meglio la cassa di risonanza dei nostri programmi storici come Amici, Temptation Island, L’isola dei famosi, ma anche la potenza mediatica dei nostri grandi eventi, come Battiti Live e i Mondiali per Club, sviluppando soluzioni su misura perfettamente in linea con i nuovi comportamenti di visione. […]
Il video ha un ruolo assolutamente primario nel mercato pubblicitario. E Total Audience ne è lo specchio fedele. Testo e Audio ne escono ridimensionati?
Assolutamente no. È vero che il video rappresenta oggi la golden share del tempo speso dagli utenti e quindi, inevitabilmente, anche una quota importante degli investimenti pubblicitari, ma l’ecosistema media continuerà a essere strutturalmente tripolare: video, audio e testo, perché tale è la fruizione dei contenuti. Basterebbero i numeri legati alla crescita dell’audio in era digitale a dimostrarlo: parliamo di un mezzo che ha saputo reinventarsi, espandersi e conquistare nuovi spazi e momenti di attenzione. Tutti gli editori guardano con grande interesse agli sviluppi imminenti della nuova AudiRadio, che sarà fondamentale per valorizzare pienamente le potenzialità del mezzo anche in chiave pubblicitaria. (di Alberto Delli Ficorelli).
Total Audience, la rilevazione continua
Trovi le interviste integrali di MARCO ROBBIATI, Direttore Marketing Commerciale di RAI PUBBLICITÀ, MATTEO CARDANI, Chief Marketing Officer di MFE ADVERTISING, e LUCA CENTURIONI, Marketing Director di SKY MEDIA su Tivù di luglio/agosto 2025, scarica il numero o abbonati qui
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