L’Agenzia delle Entrate si è pronunciata, su istanza dell’Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), sul pagamento del canone Rai da parte di chi possiede un computer “atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni”. Con la risoluzione 102/E del 19 marzo, l’agenzia ha ribadito che deve essere la legge, e non l’esattore, a “tipizzare” gli apparecchi soggetti all’imposta. Il problema, dunque, resta non risolvibile fino all’intervento normativo.
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