Canone frequenze, Mediaset paga solo 9mln

È caos nella normativa sul canone delle frequenze (1% del fatturato), che l’Agcom avrebbe dovuto riformare, secondo Mediaset, come riporta il quotidiano “la Repubblica”, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge 44/2012. Invece di stabilire nuovi criteri di calcolo del canone, l’Authority ha prorogato di un anno il regime del 2000 con una delibera d’emergenza dell’ottobre 2013. Delibera che i legali del Biscione hanno impugnato davanti al Tar il 9 dicembre 2013. In forza del ricorso, Mediaset si è autoridotto la tassa per il 2012 da 20,39mln di euro a 8,85mln, sostenendo di dover pagare solo fino al 30 giugno, ovvero solo per i sei mesi dell’era analogica. Quasi in contemporanea, anche TiMedia ha presentato un analogo ricorso al Tar per La7. L’Agcom è finita, dunque, sul banco degli imputati per aver rinviato la riforma del canone frequenze. Ma anche dopo aver cambiato i criteri, a settembre 2014, è stata bloccata dal Governo Renzi, che ha deciso che il vecchio sistema deve restare in vigore un altro anno, in attesa di una legge di riforma.

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