È una causa che – oggi come oggi – lascia un po’ perplessi, essendo ormai abituati ai tanti “+” che accompagnano i servizi streaming (Disney+, Paramount+…), ma non è così per Canal+. Secondo quanto riportato da l’Informé e Broadbandtvnews, Canal+ ha fatto causa a Tf1 chiedendo un risarcimento da 57 milioni di euro per concorrenza sleale, contraffazione e «parassitismo». L’oggetto del contendere è proprio quel “+” che Tf1 ha scelto di usare per il suo nuovo servizio streaming, Tf1+. Canal+ ha infatti registrato il suo brand nel 2009, mentre Tf1+ è stato annunciato nel 2023 (e lanciato nel 2024): da qui l’accusa di «attacco alla reputazione del brand “+”».
Secondo Broadbandtvnews, ci potrebbero volere diversi mesi per conoscere l’esito di questa battaglia legale. Secondo la testata, a questo, punto, anche M6 potrebbe essere colpita dalle accuse, avendo lanciato nel 2024 M6+.
Già nel 2019 Canal+ si era opposta a Disney+ davanti all’INPI, l’Istituto francese della proprietà intellettuale. Le accuse erano state rigettate: secondo INPI il singolo “+” non crea confusione tra i consumatori e sta a significare soltanto una migliore qualità dei prodotti e dei servizi.
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