Dopo i dati britannici, australiani ed europei, anche dal Canada arrivano segnali di flessione nella produzione audiovisiva, precisamente un -18,5%. L’associazione dei produttori media canadesi, CMA, ha infatti pubblicato Profile 2024: An Economic Report on the Screen-based Media Production Industry in Canada, il rapporto sulla produzione audiovisiva canadese tra il 1° aprile 2023 e il 31 marzo 2024.
IN CALO LA PRODUZIONE CANADESE
Il volume d’affari è pari a 9,58 miliardi di dollari canadesi (circa 6,41 miliardi di euro), per una flessione appunto del 18,5% sulla rilevazione precedente. Nel complesso l’industria media canadese ha creato 179.130 posti di lavoro, contribuendo per 11,04 miliardi di dollari canadesi al Pil 2023/2024 del Canada.
IL RUOLO DEGLI ATTORI GLOBALI
I maggiori volumi sono generati dalle attività di produzione straniera (foreign location and service), pari a 4,73 miliardi di dollari, seguiti dalle produzioni della televisione canadese (3,25 miliardi), attività in-house dei broadcaster (1,16 miliardi) e cinema canadese (440 milioni). I contenuti canadesi in lingua inglese valgono il 70% della produzione complessiva, contro il 30% in lingua francese.
VERSO LA RIFORMA DEI MEDIA CANADESI
Gli scioperi americani e un rallentamento nella commissione di titoli canadesi (in particolare in lingua inglese) hanno contribuito alla flessione. Diminuiscono dunque le richieste del broadcaster canadesi. Pesa, inoltre, il lavoro di riforma del quadro regolatorio dei media canadesi tuttora in corso da parte della CRTC (Canadian Radio-television Communications Commission), a partire dagli obblighi di investimento per gli streamer globali.
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